Composizione Chimico-Fisica del Tadelakt
Il Tadelakt deve gran parte della sua impermeabilità naturale alla particolare composizione chimica della calce di Marrakech e alle reazioni che avvengono durante la sua lavorazione. La materia prima di partenza è una calce naturale mediamente idraulica, caratterizzata da un’elevata presenza di ossido di calcio (CaO ~84%) e da impurità minerali come silice e allumina, che conferiscono alla calce una capacità di indurirsi anche in presenza di umidità.
Quando la calce viene mescolata con acqua e applicata, si avvia il processo di carbonatazione, in cui l’idrossido di calcio (Ca(OH)₂) reagisce con l’anidride carbonica dell’aria per formare carbonato di calcio (CaCO₃). Questo crea una matrice minerale via via più densa e resistente. A questo si aggiunge un passaggio cruciale: il trattamento con sapone nero di oliva. Durante la lucidatura, gli acidi grassi presenti nel sapone reagiscono chimicamente con gli ioni calcio formando stearati di calcio, composti idrofobici (che respingono l’acqua) all’interno dei pori superficiali del materiale.

Calce di Marrakech
Dal punto di vista fisico, la superficie del Tadelakt è resa estremamente compatta attraverso ripetute fasi di compressione e levigatura con pietre, che riducono la porosità e allineano la struttura cristallina del legante. Questo doppio meccanismo, reazione chimica + compressione fisica intensiva, crea un rivestimento che non assorbe acqua come farebbe una malta a base di calce non trattata, pur mantenendo una certa traspirabilità.
In sintesi, l’impermeabilità del Tadelakt non deriva da un film superficiale applicato esternamente, ma da una trasformazione profonda della struttura chimica e fisica del materiale stesso, che lo rende idrorepellente e adatto a superfici in costante contatto con l’acqua.
Una Caratteristica che ha Segnato la Storia del Tadelakt
L’impermeabilità naturale del Tadelakt non è una scoperta recente, ma una conoscenza antica, affinata e tramandata nei secoli. Proprio questa qualità ha determinato in modo diretto gli ambiti di utilizzo storici di questa tecnica, ben prima che diventasse un elemento decorativo o di design.
In Marocco, il Tadelakt veniva tradizionalmente impiegato negli ambienti costantemente esposti all’acqua, come hammam, bagni pubblici, fontane e vasche. La sua capacità di resistere all’umidità senza deteriorarsi lo rendeva ideale anche per la realizzazione di cisterne e bacini di raccolta dell’acqua, dove l’impermeabilità doveva essere garantita senza l’uso di rivestimenti artificiali. A questo si aggiunge un altro aspetto fondamentale: la calce naturale è intrinsecamente antibatterica, grazie al suo pH elevato, contribuendo a mantenere superfici igieniche e salubri.
Queste caratteristiche hanno reso il Tadelakt un materiale funzionale prima ancora che estetico, scelto per la sua affidabilità e durata nel tempo. La superficie compatta, continua e priva di fughe riduceva inoltre l’accumulo di sporco e microorganismi, un vantaggio cruciale in ambienti collettivi e umidi.
Oggi, negli ambienti contemporanei, questa stessa eredità storica trova una naturale continuità. Il Tadelakt viene spesso scelto per bagni, docce, spa, saune e ambienti wellness, dove l’esposizione all’acqua e al vapore è costante. La differenza è che, accanto alla funzione, si è affermato anche il valore estetico: una superficie naturale, materica e senza tempo che unisce prestazioni tecniche e bellezza.
Un’Impermeabilità Naturale, Senza Artifici
Nel panorama dell’edilizia contemporanea, l’impermeabilità viene spesso ottenuta attraverso trattamenti chimici, resine e protettivi industriali, che creano una patina superficiale destinata nel tempo a degradarsi, sfogliarsi o richiedere manutenzioni periodiche. Si tratta di soluzioni efficaci, ma forzate, che agiscono per aggiunta.
Il Tadelakt segue una logica completamente diversa. La sua impermeabilità non è applicata, ma intrinseca al materiale stesso. È il risultato di una combinazione semplice e naturale: calce di Marrakech, acqua, sapone nero e gesto artigiano. Nessuna resina, nessun film sintetico, nessuna barriera artificiale.
È proprio questa semplicità, affinata nei secoli, a rendere il Tadelakt un materiale ancora attuale. Un rivestimento che protegge dall’acqua rispettando la materia, che dura nel tempo senza stratificazioni chimiche e che dimostra come, a volte, le soluzioni più efficaci siano anche le più essenziali. Il Tadelakt è naturalmente impermeabile perché nasce per esserlo. E continua a dimostrarlo, oggi come ieri, negli ambienti in cui l’acqua è protagonista.









