• Gli Infiniti Colori del Tadelakt

Gli Infiniti Colori del Tadelakt

Il Tadelakt può essere declinato in un numero praticamente infinito di colori, grazie all’aggiunta delle terre naturali direttamente nell’impasto della calce. È questo il metodo tradizionale e corretto per colorare il Tadelakt, l’unico che ne preserva la natura minerale, la profondità materica e la coerenza con la tecnica originale. Utilizzando terre come il Rosso Ercolano, il Nero Roma, il Blu Oltremare, il Verde Nicosia e molte altre, è possibile ottenere tonalità calde, fredde, neutre o profonde, sempre vive e mai piatte. Ogni colore nasce dalla reazione tra calce e pigmento naturale e restituisce superfici con sfumature, variazioni e vibrazioni che cambiano con la luce e con il gesto dell’artigiano.

Il Tadelakt Rosso

I rossi sono tra i colori più rappresentativi del Tadelakt e affondano le loro radici nella tradizione più antica della tecnica. A Marrakech, storicamente, il Tadelakt veniva colorato con terre rosse naturali, in particolare a base di ossidi di ferro, per ottenere il celebre rosso Marrakech che ancora oggi caratterizza il colore della città.

Tra le terre rosse più adatte alla calce e quindi ideali per il Tadelakt troviamo il Rosso Sar, intenso e profondo, il Rosso Ercolano e il Rosso Pozzuoli, entrambi di origine vulcanica e molto stabili nel tempo, il Rosso Veneto, più caldo e morbido, e la Terra di Cipro bruciata, che offre tonalità più scure e terrose.

Queste terre non creano mai un colore piatto o artificiale: nel Tadelakt il rosso resta sempre vivo, stratificato e materico, con variazioni che emergono durante la lucidatura e con il gioco della luce. Proprio per questo i rossi del Tadelakt non sono mai aggressivi, ma profondi e naturali, capaci di valorizzare la superficie senza coprirne la texture. Come per tutti i colori del Tadelakt, anche nei rossi si tende a evitare saturazioni eccessive. Un rosso troppo carico rischia infatti di appiattire la superficie e nascondere quella complessità materica che è una delle qualità più apprezzate di questa finitura.

Il Tadelakt Giallo

I gialli nel Tadelakt sono tra i colori più utilizzati e apprezzati, perché dialogano in modo naturale con la calce e ne valorizzano la luminosità senza coprirne la materia. Si tratta di tonalità che richiamano la terra, il sole e i paesaggi mediterranei, perfettamente in linea con l’origine marocchina di questa tecnica. La terra ocra gialla è probabilmente la più classica: calda, morbida e stabile, si lega molto bene alla calce e restituisce superfici luminose ma mai invadenti. È una scelta ideale per ambienti ampi e ben illuminati, dove il Tadelakt può riflettere la luce in modo diffuso e naturale.

La terra di Siena, soprattutto nella sua versione naturale, offre un giallo più profondo e leggermente brunito. È una tonalità molto equilibrata, spesso scelta quando si vuole dare carattere alla superficie senza allontanarsi da una palette sobria e materica. Nel Tadelakt mantiene grande eleganza e una forte sensazione di naturalezza.Le ocre più chiare, come la terra ocra Icles o limone, permettono invece di ottenere gialli delicati e luminosi, quasi sabbiosi.

In generale, i gialli sono colori che esaltano la matericità del Tadelakt senza appiattirla. Proprio per questo vengono spesso preferiti rispetto a tonalità più forti: lasciano emergere le sfumature, i movimenti e la profondità della superficie, mantenendo intatto il carattere autentico e artigianale della finitura.

Il Tadelakt Verde

I verdi rappresentano una delle famiglie cromatiche più raffinate nel Tadelakt, perché dialogano molto bene con la base minerale della calce e restituiscono superfici equilibrate, mai artificiali. Come per tutti i colori del Tadelakt tradizionale, anche i verdi vengono ottenuti esclusivamente con terre naturali, evitando pigmenti sintetici che altererebbero la profondità materica della superficie.

Tra le terre più utilizzate troviamo il Verde Nicosia, una terra dal tono morbido e polveroso, ideale per creare verdi naturali, eleganti e molto architettonici. È una delle scelte più apprezzate quando si desidera un colore presente ma discreto, capace di valorizzare la luce senza sovrastare la materia. Il Verde Brentonico offre tonalità leggermente più calde e terrose, con sfumature che richiamano i paesaggi naturali e funzionano molto bene in ambienti pensati per il benessere, come bagni, zone relax e spazi giorno luminosi.

Il Verde Cromo, pur essendo una terra storicamente utilizzata nella calce, va dosato con particolare attenzione. Permette di ottenere verdi più decisi e profondi, ma se usato con misura mantiene comunque la naturalezza del Tadelakt, senza compromettere la lettura della superficie. Infine, la Terra Verde Antica è forse la più delicata e materica: produce verdi smorzati, quasi grigiati, che esaltano al massimo la texture del Tadelakt e sono ideali per chi cerca un risultato sobrio, naturale e senza tempo.

Il Tadelakt Blu

Il blu è storicamente uno dei colori più rari e complessi da ottenere, e questo vale anche nel mondo del Tadelakt. A differenza delle terre rosse, gialle o verdi, che derivano da ossidi di ferro naturalmente diffusi, i pigmenti blu sono sempre stati più difficili da reperire, da produrre e da stabilizzare nella calce, motivo per cui sono considerati tra i più preziosi.

Nel Tadelakt si utilizzano principalmente due blu di alta qualità: il blu oltremare e il blu di cobalto. Il blu oltremare, in origine ricavato dal lapislazzuli, è oggi disponibile anche in forma sintetica ma mantiene un costo elevato e una resa cromatica profonda, vellutata e mai aggressiva. Il blu di cobalto, invece, offre una tonalità più fredda e pulita, molto stabile nella calce, ma anch’esso richiede grande attenzione nei dosaggi.

Proprio per il loro valore e per la loro intensità, i blu nel Tadelakt vengono quasi sempre utilizzati in modo misurato, spesso alleggeriti o miscelati per ottenere tonalità più morbide e sofisticate. Usati con equilibrio, permettono di creare superfici eleganti, profonde e fuori dal tempo, senza compromettere la matericità tipica del Tadelakt, che rimane sempre l’elemento centrale della finitura.

Il Tadelakt Toni Terrosi

I colori terra e marrone sono tra i più naturali e coerenti con l’essenza del Tadelakt. Nascono da terre ricche, profonde, che dialogano perfettamente con la calce senza coprirne la matericità, ma anzi esaltandola. Sono tonalità che restituiscono solidità visiva, calore e un forte legame con l’architettura tradizionale mediterranea e nordafricana.

Tra le terre più utilizzate troviamo la Terra Bruno Cassel, la Terra d’Ombra naturale e la Terra d’Ombra bruciata. Queste terre permettono di ottenere una gamma molto ampia di marroni: dai toni più chiari e sabbiosi fino a marroni intensi, profondi, quasi cioccolato. La Terra di Cipro e le terre brune ferruginose sono altrettanto apprezzate per la loro stabilità cromatica e per la capacità di mantenere una superficie viva e vibrante.

Nel Tadelakt, i marroni funzionano particolarmente bene perché non appiattiscono la superficie. Anche quando il colore è più scuro, la luce continua a lavorare sul materiale, mettendo in evidenza le sfumature, i movimenti della calce e le variazioni create dalla mano dell’artigiano. Per questo motivo sono spesso scelti sia per ambienti contemporanei che per spazi più tradizionali, come hammam, nicchie, sedute e pareti architettoniche.

Il Tadelakt Grigio e Nero

I grigi e i neri nel Tadelakt rappresentano una scelta più contemporanea, ma sempre coerente con la tradizione quando vengono ottenuti attraverso terre e ossidi naturali. Sono colori molto apprezzati per la loro sobrietà e per la capacità di valorizzare la materia senza sovrastarla, soprattutto in ambienti moderni o architetture essenziali.

I grigi nascono spesso da miscele equilibrate di terre nere e bianche, oppure dall’utilizzo di pigmenti come il nero Roma o il Nero Germania dosato con attenzione nella calce. Il risultato non è mai un grigio piatto o industriale, ma una tonalità viva, attraversata da leggere variazioni che emergono con la luce e con la lucidatura.

Per i neri, è importante chiarire che nel Tadelakt non si ricerca quasi mai un nero assoluto e uniforme. Le terre nere naturali generano piuttosto neri profondi ma caldi, spesso tendenti all’antracite o al grafite. Questo permette di mantenere leggibile la superficie, evitando l’effetto “chiuso” che un nero troppo saturo potrebbe creare. Grigi e neri, se ben dosati, esaltano particolarmente la matericità del Tadelakt: creando un’effetto pietra che dona molto alle caratteristiche e alla storia del materiale.

Vuoi Sapere come si Colora il Tadelakt?

Il Tadelakt si colora esclusivamente con terre e pigmenti naturali, aggiunti direttamente alla calce di Marrakech durante la fase di preparazione dell’impasto. È un passaggio delicato, che richiede attenzione nelle dosi e una miscelazione accurata per ottenere tonalità omogenee senza perdere la profondità materica della superficie. Le terre naturali non coprono il materiale, ma lo attraversano, permettendo al Tadelakt di mantenere la sua vibrazione, le sue sfumature e il suo carattere artigianale. Per approfondire nel dettaglio tempi, percentuali e tecniche corrette, rimandiamo ai nostri video dedicati e agli articoli tecnici che spiegano passo dopo passo come ottenere colori equilibrati e fedeli alla tradizione.

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