Il bagno raccontato nelle fotografie d’epoca

“La storia del bagno può essere raccontata anche soltanto osservando alcune fotografie d’epoca. Queste sono solo alcune di quelle che mi capitano sott’occhio navigando, soprattutto su Pinterest. Spesso mi fermo a osservarle cercando di cogliere ogni minimo particolare e mi rendo conto di quanto siano straordinariamente, incredibilmente, inaspettatamente (quanto mi piacciono gli avverbi in -mente) moderne. Leggete le didascalie e guardate le date, e capirete. La foto qui sopra, per esempio, è stata scattata in uno showroom d’arredo bagno della prima metà del Novecento. E mi perdo a pensare alle signore eleganti che potevano entrarvi (e chissà se potevano!), ai gentiluomini ben vestiti che potevano acquistare quegli arredi… spettacolo.”

Per vedere altre foto dei bagni d’epoca guarda bagnidalmondo.com

 

Standing ovation per questa favolosa immagine di una giovane donna intenta a farsi il bagno. E parlando di Giappone sappiamo che stiamo parlando di Ofuro.

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Giappone , 130 anni fa.

L’Ofuro rappresenta  un antico rituale ancora in uso nelle case dei giapponesi, nei ryokan (hotel tipici nello stile tradizionale giapponese dell’epoca Edo,1603-1868) e nei bagni pubblici (sia furoya, bagni pubblici cittadini, che onsen, centri termali naturali).

In cosa consiste  il rituale ?

Ogni familiare, secondo un ordine gerarchico ben preciso (prima gli ospiti, poi il capofamiglia, i figli, le figlie e per ultima la madre), entra nella sala da bagno, predisposta solo a questo scopo, perchè i servizi igienici sono in uno stanzino separato. Nella stanza ci sono una doccia a pavimento ed una vasca di legno, di solito munita di coperchio per mantenere l’acqua calda.

Appena entrati nella stanza da bagno, ci si siede su di uno sgabellino, ci si insapona, e poi ci si risciaqua con l’acqua di un catino. Dopo essersi lavati corpo e capelli, allora ci si immerge, seduti, nell’acqua calda della vasca da bagno, non molto grande, ma profonda, interamente in legno (praticamente una tinozza), dove non si usa più nessun sapone. Immergersi dopo una doccia, puliti, nell’acqua calda è un modo per rilassarsi e distendersi, e per scaricare lo stress accumulato durante il giorno.

In pratica l’Ofuro viene considerato un modo di purificare prima il corpo, con il sapone e il risciacquo con l’acqua, e poi lo spirito, con la distensione e il relax procurati dall’immersione nell’acqua calda: la temperatura difatti arriva a circa 42°.

Bagno in stile vittoriano

Osservando questa foto si può intuire a quanta importanza già si dava all’arredo della stanza da bagno. Tappeti di pregio, lampade eleganti, tessuti alle pareti e mobili importanti, magari rifiniti con dettagli dorati. Qui siamo nel 1862, in Pennsylvania, in una casa costruita 20 anni prima.

Bagno vittoriano in una casa costruita nel 1842, USA.

Lo stile vittoriano fa esplicito riferimento al design nato nel regno unito verso la metà dell’Ottocento  e rapidamente diffusosi in tutta Europa.

Nato per rispondere alle esigenze delle classi agiate, i cui esponenti volevano dare un tocco di classe e di raffinatezza ai bagni delle loro case eleganti, è ancora oggi sinonimo di ricercatezza e buon gusto.

 

Gli oggetti d’arredo che caratterizzano maggiormente lo stile vittoriano sono indubbiamente la vasca e i sanitari.  La vasca può essere in ghisa o in acciaio smaltato (ma recentemente si sono viste anche vasche in acrilico) ha una forma sinuosa, bordi importanti e sontuosi piedi a zampa di leone, realizzati in alluminio o in ottone….

 

 

 Una vasca da bagno dai mille rubinetti

 

Una diapositiva a colori appartenente alla Collezione Ginestra del Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari (Firenze). Risale alla fine dell’Ottocento e mostra una nobildonna intenta ad entrare in vasca da bagno con l’aiuto della domestica. È intitolata “nudo femminile“… ma a stento si vede il collo e una mano 😀 Mi chiedo come facessero a ricordarsi ogni volta che rubinetto aprire. Ma quanti sono??

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Negli ultimi anni dell’Ottocento, nelle case dei nobili e dei borghesi si iniziarono a trovare i primi esempi dei nostri moderni bagni, con tanto di vater. Quello che segnò il successo del gabinetto fu la creazione di un grande sistema fognario sotterraneo che, partendo dalle grandi città, interessò pian piano ogni centro abitato.

Alcune fogne, come quelle di Londra, divennero note perché così grandi da servire anche come via di fuga e di rifugio per ladri, prostitute e biscazzieri.

 

 

E il bidet ?…Come tutti sappiamo anche se non presente nelle toilette francesi  il bidet fece la sua prima apparizione in Francia, nel 1710 (in francese significa pony, in analogia, quindi, alla posizione), installato negli appartamenti del re di Francia dal suo inventore monsieur Christophe Des Rosiers. Solo nel XX secolo divenne, poi, un oggetto di uso comune in molti Paesi (paradossalmente è poco diffuso in Francia dove è nato, ma anche in Inghilterra, Africa, Stati Uniti, Asia e Medio Oriente).