Il Bagno in Tadelakt a confronto con il Bagno in Piastrelle
Il bagno piastrellato è sicuramente il più diffuso e comune nelle case d’Italia e d’Europa. Le piastrelle possono essere di varie tipologie, prime fra tutte sono le piastrelle in ceramica che sopratutto durante gli anni 80‘ rappresentavano la scelta più usuale sia per le pavimentazioni che per i rivestimenti dei bagni. Andiamo a vedere nel dettaglio il confronto tra il bagno in tadelakt e il bagno in piastrelle, analizzando nel dettaglio i pro e i contro di entrambe le tecniche:
Il Bagno in
Tadelakt
Il Bagno in
Piastrelle
MATERIE PRIME
La Calce
La materia prima che compone il Tadelakt è la calce. Esistono due tipologie di calce:
- La calce aerea, che indurisce al contatto con l’aria tramite l’evaporazione dell’acqua in eccesso.
- La calce idraulica, che asciuga anche sott’acqua e, una volta indurita, diventa impermeabile all’acqua stessa.
Alcune rocce calcaree presentano al loro interno impurità silicee; da questa tipologia di rocce è possibile ottenere la calce idraulica senza l’aggiunta di parti esterne, come nel caso della calce di Marrakech. Il Tadelakt Originale infatti si ottiene dalle pietre estratte esclusivamente dalla catena montuosa dell’Atlante, situata nell’Africa nord-occidentale, che presentano questa caratteristica.
Il più antico calcestruzzo realizzato con calce idraulica, sabbia e ghiaia, risale al 5600 a.C. Ma la vera e propria diffusione avviene durante il periodo degli antichi romani, dove la calce miscelata con acqua ha storicamente rappresentato il sistema di tinteggiatura e igienizzazione delle superfici murarie per eccellenza. Aggiungendo terre colorate e altri pigmenti, si posso ottenere un’infinità di colori e sfumature per decori murali e affreschi.
Come si Ottiene la Calce?
Una volta estratte dalle cave, le pietre vengono cotte all’interno delle fornaci a temperature che variano dai 900° a 1100°. Dopo la cottura, i frammenti di pietra (che hanno perso quasi metà del loro peso a causa degli atomi di carbonio e ossigeno perduti) assumono una consistenza porosa e diventano la tradizionale “polvere bianca” che contraddistingue la calce.
MATERIE PRIME
L’Argilla
La materia prima principale che compone la piastrelle in ceramica è l’argilla (argilla bianca e argilla rossa) che in base alle sue caratteristiche ed agli altri elementi presenti, può essere di diverso tipo: Il Grès, molto diffuso per le mattonelle dei bagni e della cucina. Le Terrecotte, dalla classica colorazione giallo/rossa e le Porcellane, la più pregiata tra le lavorazioni della ceramica. Un’altra importante distinzione tra le piastrelle da utilizzare come rivestimento è la modalità di cottura che incide sulla qualità e la resistenza:
- Monocottura, nella quale la cottura avviene contemporaneamente sia per il supporto ceramico che per lo smalto (temperatura 1050°/ 1180°)
- Bicottura, nella quale la cottura avviene in due fasi, la prima per il supporto e la seconda per lo smalto.
- Gres Porcellanato, con un processo molto simile alla bicottura ma con temperature più elevate (oltre 1200°)
Tutte le ceramiche oltre all’argilla presentano al loro interno diversi materiali come ad esempio il quarzo, ossidi di ferro e sabbia siliciea che conferiscono all’argilla una plasticità e ne rende la lavorazione più facile e proficua, oltre a caratterizzarne l’aspetto.
Come si Ottiene l’Argilla?
La si trova di solito tra i 50 cm e 1 m di profondità nei punti dove la terra si è staccata di netto, o nelle crepe vicino ai torrenti L’argilla è una roccia composta da uno o più minerali quali: magnesio, ferro, potassio, sodio e calcio. Per essere impastata l’argilla necessita di ulteriore acqua aggiunta e assume la sua forma combatta con l’evaporazione appunto durante la fase di essiccazione.
PREPARAZIONE
Per preparare il Tadelakt Originale è sufficiente mescolare la Calce di Marrakech con l’acqua nelle giuste dosi. E’ durante questa fase che è possibile utilizzare i pigmenti all’interno delle terre naturali per creare un’infinità di colori e sfumature. Ottenuta la miscela, il Tadelakt è subito pronto per l’applicazione che avviene con la stesura del materiale direttamente sulla superficie da decorare.
Come Posso Personalizzare il Tadelakt?
Fin dall’antichità, con le prime testimonianze 29 e il 23 a.C. nei testi di Vitruvio, veniva utilizzati dei pigmenti di varia origine che fossero sufficientemente forti da non “perdersi” all’interno della calce, per colorare il prodotto. Il processo e molti dei materiali che si utilizzano oggi sono gli ancora gli stessi utilizzati nell’Antica Roma e prima ancora dai Fenici. La “regola d’oro” per non alterare in nessun modo le caratteristiche naturali della calce di Marrakech è l’utilizzo esclusivo di prodotti di origine naturale, per questa ragione le terre naturali sono la scelta migliore ed usate nelle giuste quantità, permetto di creare qualsiasi tonalità desiderata.
PREPARAZIONE
La maggior parte delle piastrelle viene creata per pressatura, cioè il materiale viene compresso tra due presse nella fase in cui l’impasto ha ancora la forma di una polvere. Successivamente, grazie all’aria calda e l’aiuto di appositi essiccatori, viene eliminata l’acqua dalle piastrelle Infine, la cottura viene realizzata in grandi forni (da 900°C a oltre 1250°C) dotati di rulli in continuo movimento.
Come Posso Personalizzare le piastrelle?
Il metodo più tradizionale per la personalizzazione delle piastrelle è lo smalto. Gli smalti sono composti dalla mescolanza di diversi minerali e vengono applicati sulla superficie per poi essere portati a fusione per assicurarne un’ancoraggio duraturo e uniforme. Lo strato esterno si solidifica all’esterno durante la fase di raffreddamento, trasformazione che dona alla piastrelle il classico aspetto lucido e impermeabile. E’ sempre consigliabile scegliere delle piastrelle già smaltate con questo processo in quanto applicarlo successivamente non garantisce la stessa resistenza e durata nel tempo dello strato superficiale.
MESSA IN POSA
Una volta ultimata la veloce preparazione della calce per il Tadelakt, si procede all’applicazione direttamente sulle superfici interessate. E’ molto importante che la superficie su cui si va a posare il tadelakt sia “aggrappante”, cioè che grazie alla sua porosità consenta al materiale di legare bene senza scivolare nella parte esterna e consenta una corretta stesura. In questa fase si utilizza il frattazzo in legno di cedro, che è lo strumento più tradizionale di questa tecnica e che ha la funzione di distribuire uniformemente il materiale durante la fase di stesura. Successivamente, con lo scopo di rende la superficie liscia e lucida, avviene il “massaggio” con la pietra di fiume, anch’esso strumento imprescindibile di quest’arte che dona al Tadelakt il suo classico aspetto dinamico. Al termine di questa fase sarà sufficiente attendere l’evaporazione dell’acqua che renderà il materiale sempre più duro man mano che si asciuga e durante questa fase sarà possibile applicare il sapone nero, che ha lo scopo di aumentare la resistenza all’acqua e che rende il materiale ancora più “lucido” e piacevole alla vista.
Quanto tempo occorre per realizzare un lavoro in Tadelakt?
E’ difficile dare una stima precisa dato che come molte tecnica manuali la velocità d’esecuzione dipende dalla bravura e dall’esperienza dell’artigiano che lo esegue. Il Tadelakt si realizza in una sola fase, fresco su fresco, quindi la parte di lavoro che si inizia va conclusa il giorno stesso.
MESSA IN POSA
Per l’applicazione della piastrelle va inizialmente preparato il sottofondo, assicurandosi di non avere dislivelli rilevanti. Una volta preparato l’impasto, che può essere realizzato con sabbia-cemento oppure con colle e collanti specifici, va staso in modo uniforme per ottenere una superficie liscia e regolare che deve risultare ancora umido. Successivamente si ricopre il letto realizzato con la polvere di cemento oppure con prodotti creati appositamente. Questa fase viene chiamata spolvero. A questo punto si procede alla vera e proprio posa della piastrelle: appena posate, per migliorarne l’aggancio alla malta, le piastrelle vanno battuta delicatamente (per evitarne la rottura o il danneggiamento). Ultimata la principale fase di posa della piastrelle, solitamente il giorno successivo, si procede alla stuccatura delle fughe, solitamente utilizzando comuni stucchi premiscelati. Questa operazione è molto delicata e richiede particolare attenzione in quanto le fughe stuccata male sono la principale causa della formazione di muffe, fughi e batteri.
Quanto tempo occorre per realizzare un bagno in piastrelle?
I tempi sono indicativamente medi, la lunghezza dei lavori dipende principalmente dalla dimensione della piastrelle: più piccola saranno più i tempi di lavoro si dilateranno. La creazione di un fondo uniforme e regolare può essere spesso la fase più lunga e impegnativa se è presente una difficile condizione di partenza del fondo.
COSTI
LE MATERIE PRIME
Riassumendo per realizzare un bagno in Tadelakt occorrono:
- Calce di Marrakech
- Terra Naturale
- Sapone Nero
- Frattazzo di Legno
- Pietra di Fiume
Il costo della Originale Calce di Marrakech è indicativamente 70€ a sacco (22 Kg) – Per realizzare 1 mq occorrono circa 5 kg di calce. Il costo degli accessori necessari: sapone nero, frattazzo e pietra di fiume si aggira intorno ai 20 euro totali.
LA MANO D’OPERA
Il Tadelakt Originale è un’arte che oggi pochi artigiani padroneggiano pienamente. A differenza del bagno piastrellato, il Tadelakt avrà dei risultati differenti in base alla bravura dell’artigiano che la realizza, per questa ragione il costo della mano d’opera può essere molto vario e va indicativamente dai 100 ai 300€ al mq.
COSTI
LE MATERIE PRIME
Riassumendo per realizzare un bagno in piastrelle occorrono:
- Malta Cementizia
- Piastrelle
- Stucco
- Cuneo Livellante
- Martello di Gomma
Il Costo della malta cementizia per piastrelle varia da 20 a 60 euro per un sacco da 25 kg. Il costo delle piastrelle è chiaramente il più vario e la qualità incide molto sul prezzo. Per delle piastrelle di media qualità indicativamente la spesa varia tra 10 e 80 euro al mq
LA MANO D’OPERA
La posa delle piastrelle è una tecnica molto diffusa e conosciuto nel mondo dell’edilizia ed i suoi costi di messa in posa non sono particolarmente elevati. In genere per la posa di piastrelle tradizionali il costo della mano d’opera oscilla tra i 20 e i 50 euro al metro quadro.
MANUTENZIONE
Il Tadelakt è un materiale molto antico e non necessità di nessuna particolare manutenzione. La sua durata nel tempo, come quella di molti prodotti a calce, è elevatissima e ne sono testimonianza le opere secolari realizzate con questa tecnica. E’ possibile rinnovare lo strato di sapone nero ogni 3-4 anni per rinnovarne l’aspetto e renderlo nuovamente lucido. In conclusione il tadelakt si presenta come un’ottima alternativa al più “classico” bagno in piastrelle e si rivela un’eccellente soluzione per realizzare o ristrutturare un bagno senza l’utilizzo di piastrelle.
MANUTENZIONE
La pulizia del bagno in piastrelle risulta molto semplice ed immediato grazie alla sua superficie che non permette allo sporco di radicarsi in profondità, Risulta molto duratura nel tempo, la sua problematica principale restano gli interventi di ripristino nel caso in cui le piastrelle vengano danneggiate o scheggiate. In generale il bagno in piastrelle è stata senza dubbio la scelta più diffusa nell’edilizia del bagno dagli anni 50′ sino ai primi anni 2000 dove pian piano sono nate e stanno nascendo numerosi alternativa che puntano ad una resa estetica più elevata.