• Rivestire un Vaso con il Tadelakt

Come Rivestire un Vaso con il Tadelakt

Rivestire un vaso in Tadelakt è uno dei modi più diretti ed efficaci per entrare in contatto con questa antica tecnica marocchina. Insieme all’artigiano Said, seguiamo tutte le fasi della lavorazione, dalla preparazione del supporto fino alla finitura finale, mostrando in modo chiaro e concreto come nasce un oggetto in Tadelakt. In questo caso specifico abbiamo utilizzato una base realizzata da noi in cemento naturale e canapa, una scelta ideale per leggerezza, resistenza e compatibilità con la calce. Tuttavia, il Tadelakt può essere applicato anche su altri supporti, purché siano strutturalmente stabili e sufficientemente aggrappanti, condizioni fondamentali per una buona riuscita del rivestimento. L’oggettistica, come i vasi, rappresenta inoltre un ottimo campo di sperimentazione: le superfici ridotte permettono di concentrarsi sulla tecnica, sulle tempistiche e sulla manualità, rendendo questo tipo di lavoro adatto sia a chi muove i primi passi sia a chi desidera perfezionare il proprio gesto.

Tutto il Necessario per Rivestire un Vaso in Tadelakt

Prima di iniziare è importante preparare tutti i materiali e gli strumenti, così da poter lavorare in continuità senza interruzioni. Per rivestire un vaso in Tadelakt sono sufficienti pochi elementi, tutti legati alla tecnica tradizionale:

Con questi strumenti essenziali è possibile seguire l’intero processo di rivestimento, dalla stesura iniziale fino alla lucidatura finale del vaso in Tadelakt.

Tutto il Necessario per rivestire un vaso in Tadelakt

Tutto il Necessario per rivestire un vaso in Tadelakt

1- Preparare e Colorare la Calce di Marrakech

La prima fase consiste nella preparazione della calce di Marrakech, che rappresenta la base stessa del Tadelakt. La calce viene miscelata con acqua fino a ottenere una consistenza cremosa, omogenea e facilmente lavorabile, adatta alla stesura su superfici curve come quelle di un vaso.

Se si desidera colorare il Tadelakt, è in questo momento che si interviene aggiungendo una o più terre naturali. È fondamentale utilizzare solo pigmenti naturali compatibili con la calce, poiché garantiscono stabilità cromatica, reazioni chimiche corrette e il mantenimento delle caratteristiche originarie del materiale. Le terre vengono incorporate gradualmente e mescolate con cura, fino a ottenere una colorazione uniforme.

Nel nostro esempio abbiamo usato il cobalto turchese, una terra che, dosata correttamente, permette di ottenere tonalità intense ma sempre profonde e materiche, in perfetta armonia con la natura del Tadelakt. Una buona preparazione dell’impasto in questa fase è essenziale per assicurare un risultato finale coerente, stabile e duraturo.

2- Rivestimento del Vaso con il Tadelakt

Una volta preparata e colorata la calce di Marrakech, si può passare direttamente al rivestimento del vaso. Lavorando su una superficie ridotta, questa fase risulta più controllabile rispetto a pareti o grandi manufatti, ma richiede comunque attenzione e precisione.

Per la stesura utilizziamo principalmente un frattone in legno di cedro di piccole dimensioni e una cazzuola, strumenti ideali per seguire le curve del vaso e distribuire il materiale in modo uniforme. Il Tadelakt va applicato con decisione ma senza eccessiva pressione, assicurandosi che il materiale aggrappi perfettamente alla superficie e che non restino vuoti o discontinuità.

In questa fase è importante lavorare con calma, curando bene spigoli, bordi e raccordi, perché una buona stesura iniziale facilita tutte le lavorazioni successive e contribuisce in modo determinante alla qualità finale del rivestimento.

3- Passaggio della Pietra di Fiume

Quando il Tadelakt ha raggiunto il giusto grado di presa (non più morbido, ma ancora lavorabile), si procede con l’ultima fase: il passaggio della pietra di fiume marocchina insieme al sapone nero. Il sapone viene diluito in acqua e applicato gradualmente sulla superficie; la pietra, con movimenti regolari e controllati, massaggia e compatta il materiale.

Questa operazione è fondamentale: da un lato chiude i pori della calce, dall’altro attiva la reazione chimica tra calce e sapone che rende la superficie impermeabile e più resistente. È una fase che richiede attenzione e sensibilità nella pressione, soprattutto su un oggetto come un vaso, dove le curve e i bordi vanno seguiti con precisione.

Al termine di questo passaggio, il vaso in Tadelakt è completato: liscio, compatto, luminoso e naturalmente protetto, pronto ad asciugare e a mostrare tutta la profondità del colore scelto.

Il Vaso in Tadelakt è Pronto!

Con il passaggio della pietra e del sapone nero, il vaso in Tadelakt è ora completo. La superficie risulta compatta, setosa al tatto e naturalmente impermeabile, con una profondità cromatica che mette in risalto il colore scelto e la matericità della calce di Marrakech.

In questa fase finale il lavoro cambia volto: il rivestimento non è più solo tecnica, ma diventa oggetto finito, pronto per essere utilizzato o semplicemente osservato. Ogni sfumatura, ogni leggera variazione di superficie racconta il gesto dell’artigiano e rende il vaso un pezzo unico, diverso da qualsiasi altro.