Tutto il Necessario per Rivestire un Vaso in Tadelakt
Prima di iniziare è importante preparare tutti i materiali e gli strumenti, così da poter lavorare in continuità senza interruzioni. Per rivestire un vaso in Tadelakt sono sufficienti pochi elementi, tutti legati alla tecnica tradizionale:
- Calce di Marrakech, base fondamentale del Tadelakt
- Terre naturali per la colorazione (nell’esempio utilizzeremo il cobalto turchese)
- Frattone in legno di cedro di piccole dimensioni, per la stesura
- Cazzuola piccola per applicare il materiale nelle zone più strette
- Frattone più grande per la fase di lucidatura
- Spatola in plastica, utile per tirare il materiale
- Pietra di fiume marocchina, per il massaggio e la compattazione
- Sapone nero marocchino, indispensabile per l’impermeabilizzazione finale
Con questi strumenti essenziali è possibile seguire l’intero processo di rivestimento, dalla stesura iniziale fino alla lucidatura finale del vaso in Tadelakt.

Tutto il Necessario per rivestire un vaso in Tadelakt
1- Preparare e Colorare la Calce di Marrakech
La prima fase consiste nella preparazione della calce di Marrakech, che rappresenta la base stessa del Tadelakt. La calce viene miscelata con acqua fino a ottenere una consistenza cremosa, omogenea e facilmente lavorabile, adatta alla stesura su superfici curve come quelle di un vaso.
Se si desidera colorare il Tadelakt, è in questo momento che si interviene aggiungendo una o più terre naturali. È fondamentale utilizzare solo pigmenti naturali compatibili con la calce, poiché garantiscono stabilità cromatica, reazioni chimiche corrette e il mantenimento delle caratteristiche originarie del materiale. Le terre vengono incorporate gradualmente e mescolate con cura, fino a ottenere una colorazione uniforme.
Nel nostro esempio abbiamo usato il cobalto turchese, una terra che, dosata correttamente, permette di ottenere tonalità intense ma sempre profonde e materiche, in perfetta armonia con la natura del Tadelakt. Una buona preparazione dell’impasto in questa fase è essenziale per assicurare un risultato finale coerente, stabile e duraturo.
2- Rivestimento del Vaso con il Tadelakt
Una volta preparata e colorata la calce di Marrakech, si può passare direttamente al rivestimento del vaso. Lavorando su una superficie ridotta, questa fase risulta più controllabile rispetto a pareti o grandi manufatti, ma richiede comunque attenzione e precisione.
Per la stesura utilizziamo principalmente un frattone in legno di cedro di piccole dimensioni e una cazzuola, strumenti ideali per seguire le curve del vaso e distribuire il materiale in modo uniforme. Il Tadelakt va applicato con decisione ma senza eccessiva pressione, assicurandosi che il materiale aggrappi perfettamente alla superficie e che non restino vuoti o discontinuità.
In questa fase è importante lavorare con calma, curando bene spigoli, bordi e raccordi, perché una buona stesura iniziale facilita tutte le lavorazioni successive e contribuisce in modo determinante alla qualità finale del rivestimento.
3- Passaggio della Pietra di Fiume
Quando il Tadelakt ha raggiunto il giusto grado di presa (non più morbido, ma ancora lavorabile), si procede con l’ultima fase: il passaggio della pietra di fiume marocchina insieme al sapone nero. Il sapone viene diluito in acqua e applicato gradualmente sulla superficie; la pietra, con movimenti regolari e controllati, massaggia e compatta il materiale.
Questa operazione è fondamentale: da un lato chiude i pori della calce, dall’altro attiva la reazione chimica tra calce e sapone che rende la superficie impermeabile e più resistente. È una fase che richiede attenzione e sensibilità nella pressione, soprattutto su un oggetto come un vaso, dove le curve e i bordi vanno seguiti con precisione.
Al termine di questo passaggio, il vaso in Tadelakt è completato: liscio, compatto, luminoso e naturalmente protetto, pronto ad asciugare e a mostrare tutta la profondità del colore scelto.
Il Vaso in Tadelakt è Pronto!
Con il passaggio della pietra e del sapone nero, il vaso in Tadelakt è ora completo. La superficie risulta compatta, setosa al tatto e naturalmente impermeabile, con una profondità cromatica che mette in risalto il colore scelto e la matericità della calce di Marrakech.
In questa fase finale il lavoro cambia volto: il rivestimento non è più solo tecnica, ma diventa oggetto finito, pronto per essere utilizzato o semplicemente osservato. Ogni sfumatura, ogni leggera variazione di superficie racconta il gesto dell’artigiano e rende il vaso un pezzo unico, diverso da qualsiasi altro.



