• I Frattazzi del Tadelakt

I Frattazzi nel Tadelakt

Funzioni, Differenze e Uso Corretto

Nella tecnica del Tadelakt, gli strumenti non sono semplici supporti operativi, ma parte integrante del risultato finale. In particolare, i frattazzi utilizzati durante le diverse fasi della lavorazione incidono direttamente sull’aspetto, sulla compattezza e sulla durabilità della superficie. Comprendere quale frattazzo usare, quando e perché è fondamentale per rispettare la tecnica e ottenere un Tadelakt equilibrato, autentico e ben riuscito. Nel Tadelakt contemporaneo si utilizzano principalmente tre tipi di frattazzi, ciascuno con una funzione precisa: il frattazzo in legno di cedro, il frattazzo in acciaio classico e il frattone in acciaio inox per la lucidatura finale.

Il Frattazzo in Legno di Cedro dell’Atlante

Il frattazzo in legno di cedro è lo strumento più antico e rappresentativo della tecnica tradizionale del Tadelakt. Storicamente, la stesura del materiale avveniva esclusivamente con utensili in legno, perché il legno permette una pressione più morbida e controllata rispetto al metallo. Questo frattazzo viene utilizzato nella prima fase di stesura del Tadelakt. Il suo compito è distribuire il materiale in modo uniforme, senza schiacciarlo eccessivamente, mantenendo una superficie viva e pronta per le lavorazioni successive. Il cedro dell’Atlante, in particolare, è un legno resistente ma non aggressivo, che non brucia la calce e non lascia segni scuri. È lo strumento che meglio rispetta la matericità naturale del Tadelakt ed è indispensabile per chi vuole lavorare in modo fedele alla tradizione.

Il Frattazzo in Acciaio Classico

Il frattazzo in acciaio classico non è parte integrante della tecnica originaria, ma viene oggi ampiamente utilizzato come strumento di supporto. In cantiere, soprattutto su superfici ampie o per mani meno esperte, aiuta a stendere il materiale con maggiore facilità e minore fatica fisica. Questo frattazzo lavora insieme al legno di cedro, non al suo posto. Permette di regolarizzare lo spessore, correggere piccole imperfezioni e accompagnare la stesura iniziale, senza però sostituire il ruolo più delicato del legno nella gestione della superficie. È uno strumento pratico, utile e funzionale, ma va usato con consapevolezza per evitare di compattare troppo presto il materiale.

Il Frattone in Acciaio Inox per la Lucidatura

Il frattone in acciaio inox per lucidare è uno strumento completamente diverso dagli altri due. Non viene usato per stendere il materiale, ma solo nella fase finale, quando il Tadelakt sta iniziando a indurirsi. La sua lama sottile, liscia e molto fine serve a tirare il materiale, portando in superficie la parte più materica e compatta della calce. Con la giusta pressione, questo frattone aumenta la lucentezza e riduce la porosità, contribuendo all’aspetto finale della superficie. È anche una scelta estetica: l’uso del frattone inox permette di ottenere un Tadelakt più tirato e luminoso e riduce parte del lavoro che altrimenti verrebbe svolto esclusivamente con la pietra di fiume. Proprio per la sua delicatezza, non deve essere usato nella stesura iniziale, per evitare segni, rigature o rilascio di metallo.

Le Differenze Tra i Tre Frattazzi

Nella tecnica del Tadelakt i frattazzi non sono strumenti intercambiabili: ognuno ha una funzione precisa e usarli in modo improprio compromette sia il risultato estetico sia la resistenza finale della superficie.

  • Il frattazzo in legno di cedro dell’Atlante è lo strumento tradizionale per la stesura del materiale. Il legno, a differenza del metallo, non raffredda la calce e non la chiude prematuramente. La sua superficie leggermente porosa permette di accompagnare il Tadelakt sul fondo, compattandolo senza schiacciarlo eccessivamente. È lo strumento che dialoga meglio con la materia fresca e che consente di costruire lo spessore corretto. Con il frattazzo in legno non si lucida: la sua funzione è preparare la superficie alle fasi successive.
  • Il frattazzo in acciaio classico entra in gioco come supporto alla stesura, soprattutto su superfici ampie o quando si vuole ridurre la fatica fisica. Ha una lama più spessa e robusta rispetto a quello da lucidatura e può essere utilizzato per aiutare a tirare il materiale dopo il passaggio del legno, mantenendo una pressione controllata. Tuttavia, non è lo strumento ideale per la lucidatura finale: la sua rigidità e lo spessore della lama non permettono di lavorare con la precisione necessaria nelle fasi più delicate del Tadelakt.
  • Il frattone in acciaio inox per lucidare è invece uno strumento completamente diverso, sia per costruzione che per funzione. La sua lama è molto sottile (circa 0,5 mm), estremamente liscia e flessibile, pensata esclusivamente per la fase di lucidatura, quando il Tadelakt sta iniziando a indurire. Non va mai utilizzato per la stesura del materiale: la lama si rovinerebbe facilmente e, soprattutto, lascerebbe segni neri o rigature sulla superficie. In questa fase il frattone da lucidatura serve a tirare il materiale, portare in superficie la parte più fine e materica della calce e aumentare la compattezza e la lucentezza. Tentare di lucidare con il frattazzo in legno o con quello in acciaio classico non permette di ottenere lo stesso risultato e può anzi danneggiare la superficie.