• Esterni in Tadelakt

Il Tadelakt negli Esterni

Una Tradizione Antica, una Pratica Poco Conosciuta

Quando si parla di Tadelakt, soprattutto in Occidente, lo si associa quasi esclusivamente agli ambienti interni: bagni, docce, lavandini, superfici decorative. In realtà, questa visione è parziale. Il Tadelakt nasce in un contesto climatico e culturale in cui l’uso all’esterno è sempre stato naturale e diffuso. In Marocco, e in particolare nelle regioni attorno a Marrakech, il Tadelakt riveste da secoli facciate, cortili, fontane, sedute, muretti e superfici esposte alle intemperie, dimostrando una resistenza sorprendente nel tempo. Il fatto che in Europa e in generale in Occidente il Tadelakt venga raramente utilizzato all’esterno non dipende da una sua inadeguatezza tecnica, ma piuttosto da abitudini costruttive diverse, dai costi e da una minore conoscenza del materiale e da un approccio più industriale alle finiture esterne. 

Perché il Tadelakt è Adatto anche agli Esterni

Il Tadelakt nasce come rivestimento per ambienti esposti all’acqua e agli agenti atmosferici, e il suo utilizzo negli esterni in Marocco non è un’eccezione, ma una pratica storicamente consolidata. Terrazze, cortili interni, fontane, muri perimetrali e superfici architettoniche all’aperto sono da secoli rifinite con questa tecnica, proprio grazie alle caratteristiche intrinseche del materiale.

  • Il primo elemento chiave è la natura della calce di Marrakech. Una volta carbonatata, la calce diventa carbonato di calcio, un materiale minerale stabile che resiste molto bene al tempo. A differenza dei rivestimenti filmogeni moderni, il Tadelakt non crea una pellicola superficiale che si degrada con il sole o con l’umidità, ma una massa compatta e traspirante, capace di gestire naturalmente gli scambi di vapore e di acqua.
  • La seconda caratteristica fondamentale è la impermeabilità ottenuta per reazione chimica, non per aggiunta di resine o protettivi sintetici. Il trattamento con sapone nero, massaggiato con la pietra di fiume, genera sali di calcio insolubili che rendono la superficie idrorepellente pur mantenendola traspirante. Questo equilibrio è particolarmente adatto agli esterni, dove l’acqua deve essere respinta ma l’umidità non deve rimanere intrappolata all’interno del supporto.
  • Un altro aspetto spesso sottovalutato è la capacità del Tadelakt di invecchiare bene. Negli esterni marocchini il Tadelakt non è pensato per rimanere “perfetto”, ma per evolvere nel tempo: il sole, il vento e l’acqua lo patinano, lo opacizzano leggermente, ma non ne compromettono la funzione. Questo tipo di invecchiamento naturale è coerente con un’architettura che dialoga con il clima e non cerca di opporvisi.
Il Tadelakt è Naturalmente Impermeabile

Il Tadelakt è Naturalmente Impermeabile

Infine, il Tadelakt è un materiale totalmente minerale, insensibile ai raggi UV e stabile alle alte temperature. In contesti come il Marocco, dove l’escursione termica e l’irraggiamento solare sono estremi, questa caratteristica ha permesso al Tadelakt di essere utilizzato all’esterno per secoli senza le problematiche tipiche dei rivestimenti moderni.

Il Tadelakt Negli Esterni della Tradizione Marocchina

In Marocco l’uso del Tadelakt negli spazi esterni non è un’eccezione, ma una pratica consolidata e profondamente radicata nella tradizione costruttiva locale. Questo perché il Tadelakt nasce in un contesto climatico e culturale in cui interno ed esterno dialogano continuamente: cortili, patii, terrazze, fontane e muri perimetrali sono parte integrante dell’abitare quotidiano, e richiedono materiali capaci di resistere agli agenti atmosferici senza perdere bellezza nel tempo.

Storicamente, il Tadelakt veniva utilizzato per fontane pubbliche, cisterne, muri esterni degli hammam, vasche, bacini d’acqua e superfici esposte, proprio grazie alla sua naturale impermeabilità e alla compattezza che si ottiene con la lavorazione a pietra e sapone nero. In molte medine storiche del Marocco è ancora possibile osservare superfici in Tadelakt esterno che hanno resistito per decenni, se non secoli, all’azione combinata di sole, pioggia e sbalzi termici.

Infine, l’uso del Tadelakt all’esterno risponde anche a una logica estetica e simbolica: i colori naturali ottenuti con le terre, in particolare le ocre rosse, gialle e terre brune, dialogano con il paesaggio, con la luce intensa del sole marocchino e con l’architettura in terra e calce. Il risultato è un’estetica armonica, in cui il materiale non si impone sull’ambiente, ma ne diventa parte integrante.

Perché in Occidente il Tadelakt Esterno è Poco Diffuso

Nonostante le sue qualità intrinseche rendano il Tadelakt adatto anche agli esterni, in Occidente questa applicazione rimane estremamente rara. Le ragioni non sono tanto tecniche, quanto culturali, economiche e operative.

Il primo grande limite è la scarsità di manodopera qualificata. Il Tadelakt non è un prodotto industriale, ma una tecnica artigianale che richiede esperienza diretta, sensibilità sul materiale e una profonda conoscenza delle tempistiche e delle condizioni ambientali. In Europa e in generale nei paesi occidentali, gli artigiani che padroneggiano realmente questa tecnica sono pochissimi. Realizzare un Tadelakt in esterno, dove le superfici sono spesso ampie e le condizioni climatiche più difficili da controllare, richiederebbe squadre numerose di artigiani esperti, capaci di lavorare in modo continuo e coordinato.

Questo porta inevitabilmente a un aumento dei costi molto elevato, spesso incompatibile con i budget dell’edilizia contemporanea. A differenza di altri rivestimenti esterni, il Tadelakt non può essere interrotto, semplificato o accelerato senza comprometterne il risultato finale. Ogni fase deve essere eseguita con precisione, e questo in cantiere aperto diventa complesso. Degno di nota il progetto dell’azienda Austriaca specializzata nella bioedilizia StrohNatur, che ha utilizzato il Tadelakt negli esterni del loro progetto.

In Marocco, la situazione è profondamente diversa. Qui il Tadelakt fa parte della tradizione costruttiva quotidiana: sono spesso gli stessi muratori a conoscere e praticare la tecnica, appresa nei primi anni di lavoro e tramandata direttamente in cantiere. Questa diffusione capillare delle competenze rende possibile realizzare grandi superfici in Tadelakt, anche all’esterno, con costi molto più contenuti e una naturale integrazione nel processo edilizio.