CONOSCIAMO MEGLIO I PROTETTIVI PER IL TADELAKT

Come abbiamo avuto modo di sottolineare più volte, la tecnica del Tadelakt ha origini antichissime, alcuni reperti la collocano storicamente ad oltre 2000 anni fa. Quel che è certo è che questa tecnica è nata prima della chimica da laboratorio, per quanto la stessa chimica intesa come scienza che studia il comportamento della materia è anch’essa un’arte millenaria du cui le prime prove si possono trovare nella cultura egizia intorno al 3000 a.C. Invece la chimica moderna di laboratorio, quella che porterà alla creazione di infiniti prodotti industriali di cui si è fatto un’ampio utilizzo nell’edilizia degli ultimi cinquant’anni, risale intorno alla metà dal 1600. 

I PROTETTIVI PER L’EDILIZIA – FUNZIONE E SCOPO

I protettivi, come suggerisce la parola, hanno lo scopo principale di difendere lo strato esterno del materiale dal contatto con gli agenti atmosferici (per questo sono quasi sempre anche impermeabilizzanti) che sono la prima causa di erosione della superficie. Con questo obiettivo l’industria chimica ha sviluppato negli anni prodotti sempre più performanti che permettono di realizzare uno strato protettivo (quasi sempre invisibile) che aumenta notevolmente la durata e la resistenza del materiale sul quale viene applicato, sia esso ferro, legno o pietra. Data la necessità di avere una solidità molecolare eccezionale e una durata nel tempo che può durare decenni, questi prodotti dal caratteristico odore forte e pungente, sono spesso una miscela di composti chimici creati appositamente nei laboratori industriali. Dunque spesso i protettivi per l’edilizia sono anche tra i prodotti più impattanti per l’ambiente.

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I PROTETTIVI PER IL TADELAKT 

Il Tadelakt è un materiale estremamente forte e resistente, la sua superficie è simile alla pietra, naturalmente impermeabile e per una sua caratteristica unica, la sua durezza aumenta con il passare degli anni. Per questa ragione il Tadelakt di per se non necessita di protettivi particolarmente forti ma solo di materiali che ne esaltino le caratteristiche già presenti, e qui ci viene in aiuto la tradizione artigiana. Infatti la gamma dei protettivi che si usano per il Tadelakt hanno origine da prodotti provenienti dalla natura e generalmente sono prodotti di scarto facilmente reperibili a basso costo e che hanno molteplici utilizzi, non solo nel campo dell’edilizia. Andiamo a conoscerli meglio:

  • IL SAPONE NERO

Il Sapone Nero è il protettivo per eccellenza del Tadelakt. Originario della zona marocchina dell‘Essaouira, si presenta come una pasta ambrata dall’avvolgente profumo d’olive. E’ ricavato appunto per mezzo della saponificazione di olio e pasta di olive spremute a freddo e di idrossido di potassio, è del tutto naturale e non deve mai contenere soda, additivi, conservanti o elementi chimici. Tradizionalmente utilizzato dalle donne per realizzare scrub naturali all’interno degli hammam durante il rito del bagno turco, il sapone nero trova infiniti utilizzi nella cosmetica e nella cura del corpo dato le sue grandi proprietà esfolianti e sgrassanti. Nella tradizione del Tadelakt, i maestri artigiani marocchini applicano uno strato di sapone nero il giorno successivo alla stesura e all’asciugatura del materiale con lo scopo di aumentare l’impermeabilità della superficie e di renderlo più lucido e gradevole all’aspetto.

  • LA CERA D’API

Un’altro protettivo molto efficace sulla superficie del Tadelakt è la cera d’api. A differenza della maggioranza degli insetti che costruiscono i loro nidi utilizzando materiali raccolti nell’ambiente, le api producono in modo indipendente il loro materiale da costruzione: la cera appunto. Si stima che le api impieghino circa dieci grammi di miele per produrre un grammo di cera. La cera è una grande miscela di oltre 300 sostanze organiche di carattere grasso: idrocarburi, acidi e alcoli. E’ una sostanza sostanzialmente inerte, per questo si presta bene a essere utilizzata come protettivo o come isolante. Si presenta, nel momento della secrezione, di un colore bianco traslucido per assumere poi una vasta gamma di sfumature di colori, a seconda dei fiori bottinati dalle api durante la creazione. La cera d’api è una sostanza insolubile in acqua, più leggera della stessa sia allo stato solido che liquido, e la sua temperatura di fusione è relativamente bassa (65° circa). Per la stesura sul Tadelakt (che avviene a pennello una volta che il materiale è completamente asciutto) viene sciolta insieme all’olio essenziale di trementina o al terpene al limone che andremo a conoscere tra poco.

  • LA CERA DI CARNAUBA

La Cera di Carnauba è una cera vegetale molto pregiata ricavata per essudazione dalle foglie di palma della Copernicia prunifera, una pianta della famiglia delle Arecacee, endemica del Brasile. Allo stato solido si presenta in scaglie di colore giallo pallido e rispetto alla cera d’api, il suo punto di fusione è più alto (circa 85°C). Anche la cera di carnauba, come tutti i protettivi che vengono utilizzati per il Tadelakt, è un composto al 100% naturale e trova infinti utilizzi nel mondo della cosmetica, dell’alimentare e della farmaceutica. E’ molto richiesta anche nel campo del restauro ligneo dove viene utilizzata per la creazione di stucchi o come lucidante che ha anche la funzione di proteggere dall’umidità e dalla polvere. Nella tecnica del Tadelakt, la cera di carnauba trova il suo ruolo nella creazione della miscela per lo strato protettivo che si andrà ad applicare non prima di 10 giorni dalla stesura del materiale. Sciolta insieme al Limonene o all’olio essenziale di trementina, la sostanza liquida che ne risulta va distribuita in modo abbondante sulla superficie e lasciata assorbire lentamente. 

  • IL TERPENE AL LIMONE

Il Terpene al Limone (conosciuto anche come Limonene) si ricava da un prodotto di scarto, la buccia degli agrumi, principalmente limoni e arance ma è possibile trovarlo anche in erbe come il rosmarino, la menta e la lavanda. Il limonene è ampiamente impiegato nell’industria; – Alimentare Quando viene estratto per distillazione, dell’olio contenuto nella buccia degli agrumi, è utilizzato per uso alimentare per migliorare sapori e profumi. – Cosmetica Nella la creazione di oli essenziali per cosmetici eco-biologici – Farmaceutica  Dove trova ampio utilizzo nella cura dei disturbi gastrici – Detergenti Data la sua duplice funzione di azione pulente e repellente naturale per gli insetti. Per proteggere la superficie del Tadelakt, il Terpene al Limone è la soluzione più efficace e sostenibile per creare una miscela, insieme alla cera d’api, che aumenta fortemente la durabilità del Tadelakt senza utilizzare solventi chimici. 

  • L’OLIO ESSENZIALE DI TREMENTINA

L’olio essenziale di trementina è ricavato per distillazione a vapore delle parti resinose di diverse specie di alberi resiniferi tra cui pini, l’abete e il lance. Come tutti i protettivi della nostra lista, anche l’olio essenziale di trementina è ricco di proprietà che lo rendono molto utilizzato nel campo della cosmesi e della farmaceutica, anche se meno conosciuto e impiegato rispetto ai prodotti che abbiamo conosciuto in precedenza. Nella protezione del Tadelakt l’olio essenziale di trementina ha la stessa funzione del Limonene, serve dunque come solvente per creare la miscela (con cera d’api o di carnauba) che una volta passato sulla superficie e lasciato assorbire, creerà lo strato protettivo e impermeabile.

CONCLUSIONI

Come abbiamo detto all’inizio del nostro articolo, grazie alle innate caratteristiche della calce di Marrakech, il Tadelakt è un materiale nato per durare nel tempo, addirittura secoli, come testimoniano le innumerevoli opere il Tadelakt presenti ancora adesso in Marocco e altre parti del mondo arabo. I protettivi hanno dunque lo scopo di esaltare le caratteristiche di durabilità e resistenza già presente per natura. Dato che la tecnica del Tadelakt è un processo naturale e sostenibile al 100%, anche i protettivi che si utilizzano devono rispettare questo standard per poter realizzare l’autentica tecnica del Tadelakt. 

FONTI ESTERNE:  Unaapi.itTuttogreen.itNonsolobenessere.com