Pina Vendola artista tadelakt

Pina Vendola

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LA MIA STORIA

La fase di levigatura

La prima volta che il tadelakt catturò la mia attenzione fu diversi anni fa, quando casualmente mi capitò in mano una rivista d’arredo per interni  con un esauriente articolo su questa antica tecnica. Successivamente, ebbi modo di incontrare il maestro Nino Longhitano e, quando seppi che stava organizzando dei corsi di formazione sul Tadelakt, capii che non avrei dovuto lasciarmi sfuggire l’opportunità. Fu così che divenni una delle sue prime allieve, nel novembre 2009.

Nonostante la passione per il Tadelakt, la mia carriera professionale richiedeva un considerevole investimento di tempo ed energie, costringendomi temporaneamente a relegarlo in secondo piano. Tuttavia, con il trascorrere degli anni, ho sentito sempre di più la necessità di operare un cambiamento, o piuttosto di tornare sui miei passi e riprendere contatto con quella parte creativa di me che avevo trascurato troppo a lungo.

Alla fine, ho deciso che sarei tornata a dedicarmi al Tadelakt per realizzare vasi, oggetti e arredi di design. Ho ricontattato Nino per esporgli la mia idea: si è dimostrato subito entusiasta. Il suo impegno costante nel campo del Tadelakt e l’esperienza acquisita per tanti anni è stato un forte sostegno. In questo modo, il mio percorso con questa tecnica è ricominciata.

LA MIA PASSIONE PER IL TADELAKT

La mia passione per il Tadelakt

Questo evento segnò l’inizio di un profondo legame con la tecnica del Tadelakt, che in qualche modo mi ricordava l’alchimia. Scoprii presto di avere una grande affinità con la calce, una sostanza che mi affascinava con le sue metamorfosi. In natura, essa si presenta come pietra, ma attraverso un processo misterioso si trasforma in polvere. Grazie al lavoro manuale, potevo rimodellarla, riportandola alla sua forma originale di pietra, conferendole allo stesso tempo un’identità del tutto nuova. In un certo senso, questa lavorazione mi riportava alla mia esperienza come fotografa, quando seguivo le diverse fasi dello sviluppo delle immagini in camera oscura, un’altra forma d’arte che condivide con l’alchimia il potere di trasformare la materia in qualcosa di magico.

Il termine “Tadelakt” trae origine da un’antica parola che significa “massaggiare”. Sebbene il massaggio costituisca solo uno dei numerosi passaggi necessari per ottenere una superficie così nobile e arcaica, esso rappresenta l’aspetto più significativo: è la fase magica in cui la polvere si trasforma in pietra, arricchita dalla maestria dell’umano saper fare.

LE MIE OPERE IN TADELAKT

Dopo anni, conservo ancora i primi oggetti che ho realizzato con Nino. Sorprendentemente, nonostante la mia iniziale inesperienza, questi pezzi resistono al tempo e ancora oggi sembrano praticamente nuovi. Quando sono tornata a creare con il tadelakt, ho capito che quella era la strada giusta per me.

Il mio desiderio era creare opere artigianali di pregio utilizzando la tecnica del tadelakt su oggetti di dimensioni medio-piccole, un’idea che sorprese persino Nino, nonostante la sua vasta esperienza nel settore. Avendo chiara in mente la destinazione, non mi restava che definire il percorso. Così ho ricominciato a sperimentare.

Molti ritengono che solo la calce fine sia adatta per oggetti piccoli, ma io ho scelto di utilizzare la calce tradizionale, dando autenticità ai miei lavori e preservando l’essenza della tecnica. Durante questo processo mi sono resa conto di non aver perso la mia affinità con il materiale e ho ottenuto con successo l’effetto desiderato.

LE MIE CREAZIONI PIU’ POPOLARI

Le Fasi della Lavorazione

I miei lavori abbracciano una vasta gamma di creazioni di design, compresi vasi, oggettistica e complementi d’arredo di vario tipo, senza alcun limite predefinito in termini di forme e colori. Ogni pezzo è concepito su misura per rispondere alle specifiche esigenze e preferenze del committente. Nel caso in cui qualcuno desideri un vaso con una forma particolare o una sfumatura precisa, il tadelakt mi consente di trasformare questo desiderio in una realtà tangibile.

Ho intrapreso collaborazioni significative con artigiani della ceramica e del legno al fine di creare opere personalizzate che soddisfino appieno le richieste e le necessità dei miei committenti.

Parallelamente, ho affinato le mie competenze nella pratica del recupero e restauro di oggetti unici, spesso rinvenuti in angoli trascurati dei mercati o consegnati direttamente dai clienti stessi. Il mio impegno è conferire nuova vita a questi oggetti, preservandone l’essenza originale ma allo stesso tempo trasformandoli in qualcosa di nuovo, personale e fuori dall’ordinario.

Ogni pezzo da me creato, sia esso una nuova creazione o un oggetto restaurato, mantiene la sua autenticità e ed è fatto in modo da rispettare la mia visione artistica e, soprattutto, il desiderio dei committenti di possedere un oggetto non solo bellissimo, ma anche unico al mondo.