Preparazione e applicazione del sapone nero
Lo strato di sapone nero è molto importante per la buona riuscita del Tadelakt. La sua funzione primaria è proteggere la superficie, inoltre conferisce alla calce un aspetto lucido e una moderata idrorepellenza.
Se si applica il Tadelakt su superfici poco esposte all’acqua (ad esempio pareti interne), non sarà necessaria nessuna ulteriore protezione. In Marocco la maggior parte delle finiture sono lavorate con il solo sapone nero, in modo da mantenere il muro più traspirante possibile.
Tenere conto della traspirazione è molto importante per creare lo scambio di umidità necessario a rendere l’ambiente più salubre: in questo modo, se il clima è troppo caldo l’interno tende a mantenersi fresco, mentre in ambienti umidi parte dell’umidità viene assorbita dal muro. Il sapone appena fatto si presenta sotto forma di pasta, ma in ambienti caldi tende ad assumere una forma più liquida, senza tuttavia perdere le sue caratteristiche. Si consiglia comunque di conservarlo in un posto fresco.
Il momento ottimale per applicarlo è quando la superficie inizia a indurirsi ma la calce è ancora fresca. L’effetto diminuisce man mano che la calce si asciuga, impedendo così la saponificazione.
Applicazione sapone nero :
- Per prima cosa, il sapone deve essere diluito in acqua. Generalmente si consiglia di diluire con una concentrazione del 20% (200 gr di sapone su 800 gr d’acqua), mantenendo una consistenza abbastanza diluita: questa è la soluzione prediletta dagli artigiani marocchini. È possibile lavorare anche con soluzioni più concentrate 30% (300 gr di sapone su 700 gr d’acqua); una consistenza più densa aiuta però a proteggere meglio. In particolare se non si intende passare la cera. Il metodo migliore è mettere il sapone nel contenitore e aggiungere l’acqua poco a poco, mescolando continuamente e lentamente, in modo che non si formino grumi.
- Il sapone va applicato indicativamente il giorno dopo l’applicazione della calce, quando il materiale diventa un po’ duro in superficie ma risulta ancora visivamente bagnato. In alcuni casi, se ad esempio il lavoro è stato completato la mattina di un giorno molto caldo, si potrebbe passare il sapone la sera del giorno stesso. La cosa importante è che il Tadelakt sia duro e non si rimpasti mescolandosi al sapone. In questo caso è meglio fermarsi, poiché la superficie finale risulterebbe più ruvida. Potrebbe capitare che il muro su cui si lavora traspiri umidità da alcuni pori. Prima di applicare il sapone occorre bagnare la superficie con uno spruzzatore nebulizzante. Se il sapone si applica su una superficie già asciutta non ha la stessa resistenza di quando si applica in affresco. Sulla calce ancora fresca il sapone reagisce chimicamente con la calce, come per gli affreschi, diventando insolubile.
- Applicare il sapone su una parte della superficie (circa un metro quadrato) e subito dopo passare la pietra in modo uniforme con un movimento circolare come mostrato nella foto. Il passaggio della pietra deve essere ripetuto 3-4 volte, finché non si sente più attrito.
Per finire:
Togliere il sapone rimasto con uno straccio di cotone o con carta assorbente: la parte importante è quella che viene assorbita, non quella che rimane in superficie. Se il sapone in eccesso non venisse eliminato potrebbero crearsi delle macchie, specialmente su superfici di colore scuro. Nel caso si formi comunque del sapone asciutto in eccesso, rimuoverlo con una spugna inumidita. Infine avvolgere lo straccio o la carta appallottolata in un foglio di nylon sottile, dopodiché passarlo sulla superficie per un’ultima lucidatura.
Evitare di passare il sapone su superfici troppo estese con un solo passaggio, altrimenti si asciugherà, diventerà inutile con rischio di macchie. È preferibile dividere le grandi superfici in zone più piccole, da lavorare una alla volta.
Non esagerare con le applicazioni di sapone, perché potrebbero staccarsi dei pezzi di malta. L’importante è passare la pietra in modo uniforme senza insistere troppo.
Se si sta lavorando sulle superfici in piano orizzontale, non lasciare la pietra appoggiata alla superficie quando si interrompe il lavoro: si attaccherebbe al sapone con un effetto ventosa e al momento di toglierla staccherebbe delle parti di materiale. Inoltre, quando si finisce di passare la pietra bisogna evitare di staccarla: il giusto movimento è sfilarla.
N.B: Se non si trova il sapone marocchino, si può utilizzare anche il sapone di Aleppo oppure il sapone di Marsiglia originale, a scaglie o in saponetta. Sciogliere in acqua con una concentrazione del 20% (200 gr di sapone su 800 gr d’acqua). Assicurarsi che sia sapone fatto con olio d’oliva. Non usare prodotti detergenti o sgrassanti troppo aggressivi.
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