Il Tadelakt nella terra di Re Artù
LUOGO DI LAVORO
Scozia
INIZIO LAVORI
Ottobre 2013
DURATA LAVORI
30 ore lavorative per la realizzazione del Tadelakt dei due bagni
MATERIALI UTILIZZATI
Calce di Marrakech, colore naturale
Il lavoro
Nell’autunno del 2013, mi sono recato in Scozia insieme a Marta Sorrentino per collaborare nella realizzazione di due bagni in Tadelakt all’interno di un’abitazione privata. Nello specifico, il mio lavoro consisteva nel fornire una consulenza professionale circa il metodo migliore per preparare il fondo e supervisionare la successiva applicazione del Tadelakt Originale.
Stato iniziale
La costruzione è una vecchia casa in pietra, restaurata e rimodernata completamente secondo i principi della bioedilizia. Questo aspetto per la proprietaria rappresentava un’assoluta priorità: ogni singolo materiale utilizzato nella sua casa doveva prima essere esaminato personalmente da lei e ricevere la sua approvazione come 100% atossico e sostenibile. Era determinata a rispettare queste condizioni, senza accettare compromessi e ricercando sempre la migliore qualità, anche a costo di acquistare materiali specifici non disponibili nel Regno Unito.
Per realizzare questo lavoro siamo stati contattati da Luigi Tononi, artigiano veronese stabilitosi lì da diversi anni. La bioedilizia è un campo cui Tononi si è dedicato maturando una grande esperienza nel corso della sua carriera. La scelta del materiale è ricaduta sul Tadelakt proprio in virtù delle sue proprietà eco sostenibili, oltre che per ottenere un effetto estetico semplice, elegante e allo stesso tempo accogliente.
Abbiamo dunque proceduto ad applicare la tecnica del Tadelakt su tutte le pareti dei bagni e della cabina doccia.
Preparazione
A causa del clima rigido, la casa è stata attrezzata con pareti isolanti. Il nuovo intonaco, che avrebbe fatto da fondo per il Tadelakt, doveva essere applicato su di esse. Prima dei lavori, Luigi Tononi ha quindi provveduto a realizzare un intonaco di calce idraulica naturale e sabbia molto grossa, ideale per far aderire gli strati successivi di materiale.
Lavorazione
L’applicazione del Tadelakt vero e proprio è avvenuta in due strati, fresco su fresco e procedendo gradualmente, lavorando su una piccola area di superficie per volta. Oltre che all’insegna dell’ecologia, la casa è stata rinnovata con uno stile estetico molto attuale. Per mantenere intatto questo spirito, su richiesta della proprietaria, abbiamo schiarito leggermente la tinta naturale del Tadelakt con una piccola aggiunta di bianco di titanio, per conferire un tocco di modernità pur mantenendo intatti la morbidezza e il calore che lo caratterizzano.
Malgrado facesse freddo e le giornate fossero umide, l’intonaco era molto traspirante e assorbiva tanta acqua. Per questo motivo è stato necessario bagnare abbondantemente la superficie, in modo da mantenere il giusto livello di umidità per assicurarci di avere il tempo necessario a completare il lavoro. Se l’intonaco si fosse asciugato troppo in fretta, non sarebbe stato possibile far aderire gli strati di Tadelakt.
Il passaggio della pietra con il sapone nero, seppur necessario, può essere effettuato con più o meno intensità a seconda dell’effetto desiderato. In questo caso, la pietra è stata passata in modo leggero allo scopo di evitare un effetto chiaroscuro troppo intenso.
Chi ha realizzato il lavoro
Luigi Tononi in collaborazione con Athena art e Marta Sorrentino
Luigi Tononi, artigiano veronese da circa dieci anni, si è trasferito in Scozia dove esegue lavori in bioedilizia. Oltre ai lavori del Tadelakt in questo cantiere ha realizzato gli intonaci, muratura, pavimenti e varie altre creazioni, tutte in bioediliza.
La finitura del Tadelakt ha permesso a Tonini di ampliare le sue competenze relative alla conoscenza dei prodotti naturali.
Per realizzare il lavoro si è avvalso della collaborazione di Athena art e di Marta Sorrentino.