Villa sul Lago di Como – Tadelakt Tradizionale

LUOGO DI LAVORO

Lago di Como

INIZIO LAVORI

Maggio 2023

DURATA LAVORI

100+ ore lavorative per la realizzazione di 7 Bagno in Tadelakt

MATERIALI UTILIZZATI

Calce di Marrakech, Calcina T6, Primal, Frattone Acciaio, Frattone Legno, Nebulizzatore, Sapone Nero, Pietra di Fiume, Cera Protettiva

Il Lavoro

Questo lavoro mi ha portato all’interno di una lussuosa villa privata sul Lago di Como, un intervento complesso e articolato che ha previsto la realizzazione di sette bagni in Tadelakt, tutti diversi per dimensioni, proporzioni e impostazione progettuale.

Ogni ambiente è stato studiato singolarmente, in accordo con l’architettura della villa e con le richieste della committenza. Alcuni bagni presentano superfici ampie e continue, altri spazi più raccolti, con nicchie, curve e dettagli su misura. Il Tadelakt è stato utilizzato sia per rivestimenti verticali sia per elementi funzionali come i piatti doccia, adattando ogni volta la tecnica alle specifiche condizioni del cantiere.

La lavorazione si è svolta in più fasi, con tempi dilatati e grande attenzione alla preparazione dei supporti, alla scelta delle tonalità e alla gestione dell’umidità degli ambienti. Un progetto impegnativo, che ha richiesto precisione, organizzazione e continuità nel lavoro, ma che ha permesso di valorizzare appieno le potenzialità del Tadelakt in un contesto di alto livello.

Stato iniziale

All’inizio del lavoro la villa era stata acquistata da poco dal nuovo proprietario, che aveva avviato una ristrutturazione completa dell’intero complesso. Il progetto coinvolgeva ogni parte dell’edificio: gli interni, le facciate, il giardino e anche lo scalo sul lago, con l’obiettivo di riportare la villa a un alto livello qualitativo, sia dal punto di vista tecnico che estetico.

Quando sono entrato in cantiere, gli spazi erano già stati liberati e impostati per le nuove lavorazioni. Non c’erano rivestimenti da rimuovere o superfici da demolire: la villa si trovava in una fase avanzata di preparazione, tipica di un cantiere ben organizzato. Il mio intervento si è concentrato principalmente sulla preparazione dei fondi aggrappanti, passaggio fondamentale per garantire la corretta adesione del Tadelakt su tutte le superfici previste.

Lavorazione

La fase di lavorazione vera e propria si è sviluppata nell’arco di diversi mesi, data l’elevata quantità di superfici da realizzare in Tadelakt. I metri quadri coinvolti erano numerosi e distribuiti in sette bagni, ciascuno con dimensioni, proporzioni e dettagli differenti, il che ha richiesto un’organizzazione attenta e una continuità di intervento nel tempo.

La committenza ha scelto colorazioni molto chiare e naturali, in linea con l’eleganza della villa e con la luce del Lago di Como. Lo stile richiesto era quello tipico degli ambienti di lusso: un Tadelakt molto ben lucidato, lavorato con spatola in acciaio, con superfici compatte, uniformi e prive di imperfezioni visibili. Ogni fase, dalla stesura alla compressione fino alla lucidatura finale, è stata eseguita con estrema precisione.

Dato l’alto livello del progetto, ogni dettaglio è stato curato con particolare attenzione: spigoli, raccordi, nicchie, zone umide e punti di luce sono stati adattati e rifiniti per essere coerenti con il linguaggio architettonico della villa. Un lavoro lungo e meticoloso, pensato per essere all’altezza del contesto e delle aspettative della proprietà.

Lavoro Ultimato

L’applicazione del Tadelakt vero e proprio è avvenuta in due strati, fresco su fresco e procedendo gradualmente, lavorando su una piccola area di superficie per volta. Oltre che all’insegna dell’ecologia, la casa è stata rinnovata con uno stile estetico molto attuale. Per mantenere intatto questo spirito, su richiesta della proprietaria, abbiamo schiarito leggermente la tinta naturale del Tadelakt con una piccola aggiunta di bianco di titanio, per conferire un tocco di modernità pur mantenendo intatti la morbidezza e il calore che lo caratterizzano.

Malgrado facesse freddo e le giornate fossero umide, l’intonaco era molto traspirante e assorbiva tanta acqua. Per questo motivo è stato necessario bagnare abbondantemente la superficie, in modo da mantenere il giusto livello di umidità per assicurarci di avere il tempo necessario a completare il lavoro. Se l’intonaco si fosse asciugato troppo in fretta, non sarebbe stato possibile far aderire gli strati di Tadelakt.

Il passaggio della pietra con il sapone nero, seppur necessario, può essere effettuato con più o meno intensità a seconda dell’effetto desiderato. In questo caso, la pietra è stata passata in modo leggero allo scopo di evitare un effetto chiaroscuro troppo intenso.

Chi ha realizzato il lavoro

Nino Longhitano

Nino Longhitano è un artigiano con oltre 45 anni di esperienza nel mondo delle finiture decorative e dei materiali naturali. Da più di vent’anni si dedica in modo approfondito all’arte del Tadelakt, studiandone la tecnica tradizionale, i materiali e le applicazioni contemporanee.

Maestro riconosciuto, ha sviluppato un percorso personale fatto di ricerca, sperimentazione e rispetto della tradizione, applicando il Tadelakt in contesti di alto profilo, sia residenziali che architettonici. Parallelamente all’attività in cantiere, porta avanti un’importante opera di formazione e divulgazione, attraverso corsi, workshop e progetti didattici rivolti a professionisti e appassionati.

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